azioni

Banco Alimentare

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L’Associazione San Pietro Apostolo, attraverso le associazioni coordinate, garantisce il trasporto delle derrate alimentari dalla Centrale di Solidarietà Alimentare alle sedi di distribuzione dei singoli comuni oltre al trasporto presso la Centrale delle derrate alimentari provenienti da distributori, quali l’Associazione Banco Alimentare del Friuli Venezia Giulia, City Cibo e supermercati locali.
La Fondazione Banca di Credito Cooperativo Pordenonese sostiene i costi del carburante degli automezzi concessi in uso alla Associazione San Pietro Apostolo oltre al costo di trasporto delle derrate alimentari voluminose effettuate periodicamente da un vettore.
Analoga attività è svolta anche a Sacile con il coinvolgimento dell’Associazione Sacile Solidale e la locale Associazione Carabinieri in congedo, a Fiume Veneto dall’associazione Guida Solidale, ad Aviano dall’associazione Aviano Solidale e da quest’anno periodicamente il servizio è partito anche a Cordenons con il supporto dell’Associazione ANTEAS Comunità Solidale, le quali ritirano derrate i prodotti freschi prossimi alla scadenza, anche da alcuni supermercati locali e li consegnano alla associazioni caritative locali e di Pordenone.


PROCEDURA operativa AssSanPietro

Lavori socialmente utili

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In base al protocollo stipulato con il Tribunale di Pordenone, nel corso del 2021 abbiamo attivato n. 3 nuovi progetti conclusi nell’anno, di lavori socialmente utili o per la messa alla prova, in riferimento a reati commessi prevalentemente ai sensi del codice della strada.

Per la nostra associazione il lavoratore di pubblica utilità è una figura che porta un valore aggiunto all’interno della nostra organizzazione grazie al suo impegno nello svolgimento di attività assegnate.

Diamo così la possibilità a lavoratori di pubblica utilità di estinguere il reato e ci auguriamo che questa esperienza sia ricordata in modo positivo.

Ad oggi, alcuni di essi, terminato il periodo obbligatorio, hanno inteso continuare a svolgere volontariamente le attività per le quali erano stati impiegati

Studio Medico Solidale

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La crisi economica che sta attraversando il nostro paese da molti anni ha fatto crescere la domanda di assistenza sociale e socio-sanitaria a cui non sempre il SSN riesce a dare riposte tempestive ai bisogni emergenti che penalizzano prevalentemente quella fascia della popolazione che andrebbe maggiormente tutelata, in virtù della propria condizione socio economica impossibilitata ad orientarsi verso alternative offerte dal sistema sanitario privato.

Obiettivi.
Nell’esigenza di intercettare il bisogno di categorie di cittadini più in difficoltà o fragilità diverse, la Fondazione Banca di Credito Cooperativo Pordenonese ha inteso avviare un progetto in rete tra soggetti pubblici e del privato sociale al fine di dare una risposta a questo tipo di interventi, attraverso l’attivazione di uno Studio Medico Solidale che potesse rispondere, con interventi diagnostici a basso impatto sanitario e consulti medici specializzati finalizzati alla cura e soprattutto alla prevenzione.

La genesi del progetto.
Dopo una prima fase di analisi e verificata la convergenza di altri soggetti interessati allo sviluppo di una simile progettualità, la Fondazione BCC Pordenonese ha guidato e favorito lo sviluppo dell’idea progettuale promossa dalla dott.ssa Raffaella Manias Campagnutta, successivamente condivisa e perfezionata con il sig. Lorenzo Cella e con il dott. Arnaldo Grandi, dando vita così ad un primo nucleo operativo con il compito di raccogliere le disponibilità e valutare la fattibilità concreta, fornendo loro tutto il supporto tecnico e logistico necessario attraverso l’Associazione San Pietro Apostolo, braccio operativo della Fondazione.

Sintesi del Progetto.
Il progetto sarà realizzato da medici professionisti volontari dell’Associazione San Pietro Apostolo che hanno dato la loro disponibilità per svolgere gratuitamente questo servizio. Per il criterio di accesso è stato coinvolto l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Pordenone al fine di concordare, anche con i rappresentanti di categoria dei medici di base, le modalità di invio allo Studio Medico Solidale dei loro pazienti con maggiore difficoltà, socio economica e di mobilità.
E’ stato inoltre interessato il Servizio Sociale del Comune di Pordenone, per una valutazione/selezione competente ed attendibile delle domande da ammettere al servizio medesimo.
Per la gestione operativa la Fondazione si avvarrà del supporto dell’Associazione di Volontariato San Pietro Apostolo e delle associazioni ad essa collegate tra cui l’ANTEAS Pordenonese che garantiranno anche il trasporto dei pazienti con ridotte capacità di mobilità.

I soggetti attuatori.

  • La Fondazione Banca di Credito Cooperativo Pordenonese e l’Associazione San Pietro Apostolo Onlus
  • L’Amministrazione Comunale di Pordenone
  • L’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri

I partner operativi.

  • I Servizi Sociali del Comune di Pordenone
  • L’Associazione ANTEAS Pordenonese Onlus.

Genesi del progetto SMS

Amministratore di Sostegno

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L’attività svolta dagli sportelli degli amministratori di sostegno del territorio rivolta all’utenza può così essere dettagliata:

  • fornire informazioni chiare e precise sull’iter procedurale dell’amministrazione di sostegno, sugli obblighi posti a capo dell’amministratore di sostegno, sulle sue responsabilità, sulla rete sociale su cui poter contare nell’esecuzione dell’incarico conferito dal giudice, sulle modalità attraverso le quali richiedere al giudice tutelare autorizzazioni per tutte quelle attività che non rientrano tra quelle elencate nel decreto di nomina ed, infine, sulle modalità di stesura del rendiconto periodico da presentare al giudice;
  • aiutare i richiedenti nella compilazione dei documenti necessari alle richieste rivolte al giudice – nomina e revoca di amministratore di sostegno, modifiche del decreto di nomina, autorizzazioni per attività straordinarie – verificando la completezza delle informazioni fornite e dei documenti allegati;
  • seguire l’intero iter procedurale, dal momento del deposito del ricorso in Cancelleria fino alla sua conclusione, mantenendo contatti con gli utenti, tenendoli aggiornati sui risvolti, avvisandoli della data dell’udienza e della pronuncia del decreto di nomina, spiegando loro le notifiche che sono necessarie;
  • fare da tramite tra gli amministratori di sostegno ed i giudici quando si verificano situazioni particolari, quali la necessità di spostare il luogo o la data d’udienza o di modificare il decreto di nomina per errori materiali nella sua stesura;
  • affiancare gli amministratori di sostegno negli adempimenti relativi alla conclusione del procedimento, quali la presentazione del rendiconto finale e della documentazione attestante le motivazioni della chiusura del procedimento (morte del beneficiario, venir meno dello stato di bisogno iniziale);
  • predisporre rendicontazioni.

Guida amministrazione di sostegno

Oltre i vetri: nonni in casa

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L’Associazione San Pietro Apostolo, in collaborazione con le associazioni Guida Solidale di Fiume Veneto, Brugnera Solidale di Brugnera e l’Avan di Azzano Decimo, ha avviato da tempo alcuni progetti sperimentali che riguardano la lotta alla solitudine attraverso le seguenti azioni che si intendono rafforzare e ampliare in altri territori.

CONTESTO
Il territorio in cui si sviluppa il progetto è prevalentemente i Comuni di Azzano Decimo che fa parte dell’Ambito di 6.3 di Azzano. Come in gran parte della Regione dal punto di vista demografico presenta una notevole percentuale di anziani, come in tutta la provincia l’indice di invecchiamento è molto marcato, (111.9). Notiamo un tasso di natalità elevato (il più alto nella Provincia) di 13.4. Le famiglie sono comunque prevalentemente piccole ( 2.5) quindi nella media ancora con pochi componenti. Se esaminiamo i dati relativi a persone che probabilmente vivono sole notiamo una percentuale di vedovi del 2.0 % pari a n°155 unità e di 11.0 % di vedove pari a n° 868 unità. Gli anziani sopra i 65 anni sono il 17.4% r i vedovi/e si attestano prevalentemente in questo gruppo. L’interesse per gli anziani soli deriva sia da un interesse di solidarietà sia da precise indicazioni che vengono dai diverso convegni di gerontologia in cui si afferma come la solitudine aggrava e favorisce la non autonomia degli anziani, con un peso assistenziale sempre più importante per la società.

Locandina Filo Amico
Locandina Oltre i Vetri 2019

Sostanzialmente Liberi

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L’Associazione di Volontariato SAN PIETRO APOSTOLO di Azzano Decimo è la capofila ed ha il ruolo di coordinamento del progetto.
Gli obiettivi che ci siamo posti da raggiungere erano:

  1. Aumentare le conoscenze dei ragazzi relative ai rischi connessi all’abuso di alcol e ai suoi effetti a livello comportamentale, ma soprattutto far comprendere ai giovani che il bere non è una modalità per far fronte ai problemi.
  2. Perseguire l’aumento della consapevolezza rispetto al fatto che il divertimento e lo svago non passano necessariamente attraverso lo sballo.
  3. Valorizzare l’autostima dei ragazzi (rispetto, senso vero dell’amicizia, assertività, l’arte di saper ascoltare, come “vivere” all’interno del Gruppo)
  4. Formare i ragazzi riguardo ad una modalità alternativa di stare insieme, di aiutarsi, di trasformare il proprio disagio in qualcosa che possa aiutare gli altri a stare meglio e a non sentirsi isolati nel loro star male, attraverso la formazione di Gruppi di Auto Mutuo Aiuto o altro.

Locandina Sacile
SOSTANZIALMENTE LIBERI

CUPTA

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L’Associazione S. Pietro Apostolo fondata dai soci della BCC come braccio operativo nel sociale, nell’anno 2009 si è concretamente radicata su tutto il territorio Provinciale dove la Banca opera con le sue filiali.

Il Centro Unico Prenotazioni Trasporti Assistenziali CUPTA, avviato nel 2003 a servizio dei Comuni dell’Ambito Distrettuale 6.3 (Azzano Decimo, Chions, Fiume Veneto, Pasiano di Pordenone, Prata di Pordenone e Zoppola) ha avuto il riconoscimento da parte della Provincia di Pordenone che ha realizzato un video informativo sulle modalità operative affinché tale progetto potesse essere clonato in altre realtà della provincia come buona prassi.

Nel settembre 2009 il Progetto Mobilità Sociale ha ampliato la propria attività costituendo una ulteriore unità operativa a Sacile, a servizio dei Comuni dell’Ambito Distrettuale 6.1 (Aviano, Brugnera, Budoia, Caneva, Fontanafredda, Polcenigo e Sacile) e nei 2010 nei comuni di Cordenons e San Quirino.

Il Servizio di trasporti a favore delle persone che devono raggiungere strutture ospedaliere e riabilitative è garantito in 14 Comuni della provincia con 400 volontari autisti, dotati di 35 automezzi gestiti dal CUPTA attraverso le sedi operative di Azzano, Sacile e Cordenons.

L’intervento finanziario della BCC, in sinergia con i Comuni coinvolti, ha permesso la dotazione di gran parte dei mezzi attrezzati per il trasporto di disabili e non-autosufficienti e l’allestimento dei locali necessari all’espletamento del servizio stesso.

Negli anni, risulta incrementata l’attività per il trasporto anziani e disabili presso i Centri Sociali di Azzano Decimo, Chions e Zoppola. Viene assicurato il trasporto delle persone che frequentano il Centro di Salute Mentale di Azzano Decimo, il Centro disabili Le Betulle di Poincicco e gli ospiti della Azienda servizi alla persona Don Domenico Cadore di Azzano Decimo. Presso quest’ultima struttura continua la presenza di un gruppo di volontari dell’Associazione San Pietro Apostolo, circa una ventina di persone che a rotazione in giornate ed orari programmati svolgono attività di animazione coordinate dalle due operatrici dell’Azienda.

Servizio di trasporto sociale
Il Trasporto sociale costituisce un fondamentale servizio di facilitazione della mobilità di persone prive di un’idonea rete familiare di supporto e/o non in grado di muoversi in modo autonomo. Nella nostra regione ed in particolar modo nel territorio dell’ex provincia di Pordenone il servizio presenta un elevato grado di eterogeneità dei modelli di offerta delle prestazioni, eterogeneità che va ricondotta sostanzialmente ai modelli gestionali ed operativi, alle fattispecie di servizio offerto, alle modalità di accesso degli utenti e a quelle di compartecipazione ai costi del servizio, ecc.

Il Trasporto sociale, gestito in maniera predominante dal volontariato, riveste una grande rilevanza nella nostra provincia, in quanto esso, senza eccessivo clamore mediatico, dà una risposta forte a persone in situazione di grande difficoltà fisica, economica e sociale.

Il volontariato costituisce un valore in sé, non soltanto perché rende possibile l’operatività del servizio, ma anche in quanto fonte di altruismo e solidarietà, nonché produttore di quelle reti sociali locali che rappresentano un efficace argine contro l’emarginazione.

I nostri “angeli” del trasporto sociale, in base alle disposizioni vigenti che si sono susseguite in questo 2021, si sono vaccinati contro il COVID-19, accedendo grazie all’interessamento della Fondazione BCC Pordenonese, alla vaccinazione con le categorie prioritarie (personale medico, infermieristico, volontari del trasporto sanitario) al fine di poter operare nella massima sicurezza.